“Ogni malattia è un problema musicale. Ogni cura è una soluzione musicale” (Novalis)
La World Federation of Music Therapy (Federazione Mondiale di Musicoterapia) da la seguente definizione di musicoterapia: è l’uso della musica e/o degli elementi musicali (suono, ritmo, melodia e armonia) da parte di un musicoterapeuta qualificato, con un utente o un gruppo, in un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità, l’espressione, l’organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive. La musicoterapia mira a sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell’individuo in modo tale che questi possa meglio realizzare l’integrazione intra- e interpersonale e consequenzialmente possa migliorare la qualità della vita grazie a un processo preventivo, riabilitativo o terapeutico.
L’uso del suono, come modalità di cura, non è cosa nuova.
E’ probabilmente coevo all’apparire dell’essere umano sulla terra. Gli antichi, usavano il suono in rituali propiziatori per la fertilità, la nascita, il raccolto, la celebrazione della vita e della morte. Il suono evocava spiriti, entità, antenati e guariva il corpo dalle malattie. I popoli del passato avevano capito che il suono è una forza attiva fondamentale nell’universo, che ci influenza a più livelli, da quello fisico e mentale a quello emozionale e spirituale.
Le tecniche del metodo Vocal Harmonics in Motion®. sono rivolte alle persone intese come esseri umani completi abbracciandone gli aspetti fondamentali: corpo, mente, spirito. Partire per questo viaggio significa riappropriarsi dei colori del suono enfatizzando gli armonici presenti nella voce naturale.
Il metodo VHM lavora inoltre su specifiche aree per identificare i punti di forza da consolidare, o le zone deboli da rinforzare:
Possiamo quindi parlare di un approccio transpersonale alla musicoterapia . Il percorso prosegue poi sul piano dell’ascolto con tecniche di deep listenings, rilassamento, gestione dello stress, rivitalizzazione dei centri energetici, massaggio sonoro con campane tibetane, didgeridoo e diapason.
Questa metodologia è utilizzata ormai da molti anni con una tipologia varia di pazienti affetti da : tossicodipendenza, depressione, ansia, autismo, lesioni cerebrali (post coma), lesioni derivanti da ischemia, ictus ed in collaborazione con: ospedali, ricercatori (neurologi, psicologi e psicoterapeuti, omeopati, ), C.S.E., consultori, gruppi di auto mutuo aiuto. L’utilizzo della voce come strumento terapeutico principale vede questa metodologia particolarmente indicata per il recupero dei pazienti affetti da afasia o da patologie legate alla voce ed alla comunicazione.
Oltre a patologie specifiche questo metodo è particolarmente indicato a chi utilizza la voce in modo professionale: cantanti, attori, doppiatori, insegnanti, managers, negoziatori, trainers. Consigliato anche per professionisti nell’ambito artistico: danzatori e musicisti per incrementare la creatività e per utilizzare la voce come strumento di crescita della propria professionalità.
Le nostre proposte sono particolarmente indicate per chi è sottoposto allo stress ed alla frenesia della vita quotidiana, ma anche per chi semplicemente intende intraprendere un percorso interiore e di crescita con e attraverso la voce.
Più nello specifico, la musicoterapia è un tipo di intervento che permette al paziente di comunicare attraverso un codice alternativo definito ISO (Identità Sonora Individuale), cioè attraverso la musica, il suono e il movimento, tutti elementi utili a facilitare la comunicazione e ad aiutare il paziente ad esprimere le proprie difficoltà. L’obiettivo è quello di raggiungere un’armonia psicofisica, un giusto equilibrio con se stessi e con gli altri e di conseguenza una buona qualità della vita.
Tutte le attività creative sono molto utili per raggiungere un equilibrio psicofisico. La musica, come anche il canto e la danza, ha bisogno di ordine e concentrazione per esprimere al meglio le sue potenzialità creative e artistiche. Essa ha un effetto positivo sia a livello fisiologico sia psicologico, in quanto, attraverso i suoni, può far emergere sensazioni e stati d’animo inconsci. Di fatto, la musicoterapia permette di esprimersi attraverso un codice alternativo a quello verbale e proprio per questo può essere funzionale a quelle persone che hanno difficoltà ad esprimere le proprie emozioni per sbloccare resistenze o conflitti interiori.
Il terapeuta utilizza soprattutto suoni, musica, silenzi e movimenti per aprire un varco nei canali comunicativi del paziente. Prevale quindi una modalità di comunicazione non verbale, dando così particolare valore alle emozioni, alle sensazioni, alle immagini, ai ricordi. È proprio la musica che riesce a far emergere sensazioni legate a ricordi sopiti che attraverso determinati suoni riesplodono nella memoria.
Ci sono comunque diversi ambiti di applicazione della musicoterapia che spesso vanno ad integrarsi alla psicoterapia: preventivo, educativo, socio-riabilitativo e terapeutico. La musicoterapia può essere applicata al paziente singolo o al gruppo e oltre agli adulti può essere molto utile anche ai bambini. Infatti, può essere usata nei casi di: autismo infantile, ritardo mentale, disabilità motorie, morbo di Alzheimer ed altre demenze, psicosi, disturbi dell’umore, disturbi del comportamento alimentare, ecc.
La musicoterapia può essere utilizzata anche durante la gravidanza. A livello prenatale è impiegata per stimolare il sistema nervoso del bambino, il canto prenatale serve per migliorare la tecnica respiratoria della futura madre, durante il parto aiuta a rilassarsi e a contenere l’ansia. Un altro ambito di applicazione della musicoterapia è la scuola, dove spesso serve nei casi di handicap e disagio. In questo caso i bambini entrano in contatto con i compagni di classe attraverso la musica e i suoni. In particolare, vengono svolte attività di improvvisazione vocale e strumentale, manipolazione di strumenti ed oggetti sonori, ecc.
La musicoterapia passiva consiste nell’ascoltare una musica appositamente composta o scelta dal terapeuta
Ha come scopo principale quello di creare la comunicazione. E’ un metodo molto utilizzato sia con bambini che con adulti. Il dialogo e la comunicazione vengono stimolati da un mediatore sonoro che permette all’individuo di manifestarsi, di esprimersi e di essere accettato dagli altri e integrato nel gruppo