Si è tenuto a Milano nei giorni scorsi il Convegno “Essere umani, prospettive per il futuro”, organizzato dall’istituto di psicologia somatorelazionale di Milano (IPSO). L’auditorium dell’università degli studi Bicocca ha visto per due giorni una sala gremita ed un succedersi di interventi molto interessanti moderati con abilità dal prof.Emilo Del Giudice (fisico e ricercatore presso l’Istituto di Fisica Nucleare di Milano). Medici, filosofi, psicologi, matematici, fisici si sono confrontati per due giorni aprendo spiragli molto interessanti su un nuovo modo di fare ricerca, sintetizzato in una frase del prof. Del Giudice tratta da un suo intervento in un precedente convegno: ” Una diffusa opinione dipinge la scienza come un’attività fredda e noiosa e gli scienziati come gente anaffettiva e distaccata.La Scienza, invece, come l’Arte, è uno dei canali di risonanza tra gli esseri umani e l’Universo. La creatività degli scienziati può sorgere dalla capacità delle loro anime, e quindi delle loro menti, di oscillare all’unisono con la Natura, proprio come la creatività dei poeti.”
Mi sono sentito subito a mio agio tra i vari argomenti: suono, vibrazione, memoria dell’acqua, campi morfici etc.
Il mio intervento , in parte esperienziale, è stato incentrato sulla creazione di un “campo” attraverso la vocalizzazione collettiva modulata dalla frequenza dell’intenzione. In pratica la creazione di quello che definisco “campo di intenzione“.
Tutto l’auditorium, ha vocalizzato per circa una decina di minuti un particolare suono, con l’intenzione focalizzata a creare un senso di pace e tranquillità nell’ambiente. Al termine il suono di gruppo è sfumato lasciando il posto ad un silenzio carico di un’energia indefinibile (silenzio coerente). Il giorno successivo ho proposto nuovamente l’intervento, questa volta la sala era ancora più gremita, con una variante l’emissione di armonici da parte del pubblico. Ancora una volta la magia si è ripetuta, questa volta quello che si era creato intorno a noi e dentro i noi era ancora più tangibile e presente.
Sono stati utilizzati diversi termini, presi in prestito alla fisica quantistica, per descrivere quello che tutti noi abbiamo vissuto: risonanza morfica, coerenza di fase, dominio di coerenza….
Ancora una volta ho avuto la precisa sensazione che la voce sia in grado di “creare” qualcosa che va oltre ciò che vediamo e sentiamo con i nostri sensi. In questo ambito saranno indirizzate le mie ricerche nel prossimo futuro, confortato dal fatto che nuove idee, nuove scoperte e una nuova categoria di scienziati stanno già da tempo percorrendo questa via.
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