Dopo aver letto ” Lo Zen e il tiro con l’arco di Eugen Herrigel “,
Solo dopo essermi iscritto ad un corso di tiro con l’arco, ed aver imparato a tirare, è arrivata l’intuizione.
Attraverso la vocalizzazione del fonema : L-U-I si possono imitare e visualizzare le tre posizioni dell’arciere. Questo esercizio si può utilizzare in particolare nel canto armonico a due cavità, cioè quella tecnica che prevede il sollevamento della lingua verso il palato, in modo da formare due zone di risonanza, quella superiore e quella inferiore. Attraverso un controllo appropriato possiamo ottenere due (o più) armonici nell’arco di una emissione vocale.
La prima fase consiste nell’ incoccare la freccia attraverso la vocalizzazione della consonante L. La lingua si posiziona a contatto con gli alveoli dentali (incisivi superiori).
Infine per scoccare la freccia si vocalizza la I , la lingua si appiattisce e i suoi bordi esterni vengono a contatto con la parte interna dei molari e premolari (arcata superiore), la punta scatta in avanti come la punta della freccia quando lascia la corda tesa dell’arco
Alla fine si uniscono i tre movimenti : incocca (L), tendi (U), scocca (I) in una sola emissione……e la freccia raggiunge il bersaglio! E’ così che il cantante, come l’arciere, diventa tutt’uno con il suo canto.
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